Per Riccardo Casaro il mondo della pipa era una passione prima che un lavoro. Iniziò nel 1967 a creare quello che negli anni è diventato Casaro Pipe. La ragione del successo è semplice, in quanto ha seguito regole fondamentali che per Riccardo erano serietà, competenza, disponibilità e cortesia. I suoi punti di forza erano il sorriso sempre sulle labbra e una straordinaria disponibilità verso tutti, amici o clienti che fossero.
Io ho incontrato Riccardo nel 1986 e mi ha colpito subito per la sua allegria e la sua simpatia. Era frequente che gli amici tornassero dal lavoro e passassero a fare una fumata e due chiacchiere in negozio prima di rientrare a casa. Spesso c’era una vera e propria baraonda, rumorosa ed allegra.
Ho iniziato poi a lavorare con lui ed è stata una continua sorpresa. Ricordo che lo osservavo vendere le pipe ed ammiravo la passione con cui faceva il proprio lavoro. Non importava che fosse un cliente che acquistava la prima pipa o uno che voleva ampliare la propria collezione: la dedizione era sempre totale. Anzi, ai neofiti dedicava una cura particolare e non si stancava mai di rispondere alle loro curiosità. Disponibilità e cortesia sono le prime cose che ho imparato e che ho cercato - e cerco tuttora - di non perdere mai. I suoi valori, in fondo, erano semplici: erano quelli che lui seguiva per la vita di tutti i giorni e che io ho cercato subito di fare miei.
Riccardo mi ha amato da subito, con l’amore per il figlio maschio che non ha avuto. Mi ha fatto sentire uno di famiglia, sempre protetto quando ero con lui. Mi ha insegnato tutto quello sapeva nella vita come nel lavoro e mi ha fatto diventare sicuramente un uomo migliore. Gli devo tutto, gli voglio bene come ad un padre e mi mancherà non avere la sua presenza a fianco. Anche se aveva lasciato la tabaccheria da anni, si illuminava quando gli parlavo di lavoro ed era sempre disponibile a dare un consiglio.
A Riccardo piaceva viaggiare, vedere posti nuovi e diversi, e tanti viaggi li ha fatti proprio con gli amici del Pipa Club Cerea, tutti rigorosamente in macchina perché aveva paura di volare. Ha fatto fare agli amici viaggi a volte lunghi e sfiancanti, ma tutti lo accettavano perché era comunque un sacrificio modesto per quello che aveva sempre dato a loro Rick.
Ora Riccardo hai iniziato un nuovo cammino. Fai il bravo, non fare troppi scherzi, goditi il riposo che ti sei meritato e ogni tanto dai un’occhiata anche a noi. Ti voglio bene e buon viaggio.
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